Fulvia Farassino
Nasce a Cremona nel 1950 e vive a Milano. Dalla fine degli anni Settanta si dedica a tempo pieno alla fotografia specializzandosi in fotoreportage cinematografico. Si dedica soprattutto a ritratti di attori e registi; ha fotografato scrittori, artisti, pubblicitari e imprenditori nonché artigiani nel loro ambiente di lavoro. Ha collaborato regolarmente agli inserti del Corriere della Sera: Sette e Vivi Milano e pubblicato sulle maggiori riviste italiane. Mostre: 1980 Gran Ballo Excelsior,Trieste; 1994 Ritratti Cinematografici, Galleria Cinema Zero; Pordenone; 2000 Confini, Milano; 2009 Sogno in 42 Fotogrammi, Galleria Blanchaert, Milano;2011 Partecipazione a Mia Fair, Milan Image Art Fair; 2013 Tratti e ritratti. Per Alberto. Milano,Cinema Anteo; 2014 Tratti e Ritratti. Per Alberto. 33 fotografie; Torino, Museo del Cinema; 2014 Tratti, ritratti e Sogni, Trieste, Magazzino delle Idee; 2016 Tratti Ritratti e Sogni, Casalbuttano, Cremona, ex Filanda Jacini.
Fabrizio De Andrè
nel febbraio del 1997, in occasione dell’uscita del suo romanzo Un destino ridicolo, Sette del Corriere della Sera, il settimanale per il quale lavoravo, mi inviò in Sardegna a fotografare il più grande dei cantautori italiani: Fabrizio De Andrè. Fui ospitata all’Agnata vicino a tempio Pausania, l’agriturismo che Dori Ghezzi gestiva e dove vivevano. Le foto che seguono sono una selezione di quella giornata di lavoro.
Uomini e cani.
Incontro un cane, e, il suo umano al guinzaglio.
Chiedo di scattare una foto. Rispondono di sì.
Il cane subito in posa.
I cani di oggi sono dei modelli in favore di camera. Hanno capito tutto dei loro amati e li portano a passeggio per la città alla ricerca di odori, tracce, natura. Sono le anime guida del padrone, che ha accanto un cuore che abbaia per lui, che lo guarda in tutto il suo splendore, che sprizza gioia ed affetto perché lui è la.
Affinità elettive.
Ogni umano ha il suo cane, razze infinite dal microbo al gigante. Dal pellicciotto alla pelliccetta. Dal pechinese al labrador. Dall’argentino al maremmano, dal lupo al volpino. I nostri angeli.