Antonella Bozzini
Antonella Bozzini, nasce a Milano il 23 gennaio 1967.
La sua dedizione per la fotografia nasce dai lunghi momenti trascorsi con suo padre in camera oscura, già un appassionato della fotografica.
Il suo esordio nel mondo fotografico inizia negli anni 93/94, a seguito della laurea in fotografia allo IED – Istituto Europeo di Design.
Ispirata alla fotografia di Robert Capa inizia a fotografare storie e intraprende il percorso da fotoreporter per il mensile svizzero Galatea a Lugano.
Nel 1998 entra a far parte dell’ordine dei giornalisti come pubblicista. Ha collaborato con giornalisti documentando la politica internazionale di paesi come: Panama, Macao, Hong Kong, Burundi, India, Namibia, Pietroburgo, Kenya, New York e Francia.
Inoltre durante due anni circa, 1994-1996, ha potuto affiancare Maurizio Rebuzzini – storico della fotografica, consulente Alinari ed editore.
Negli anni successivi, inizia a spostarsi verso una fotografia più commerciale come Food e Still Life, fotografando per: Il Sole 24 Ore, Bar Giornale, Fiera Milano, Meridiani, Tucano Urbano, Sky e molti altri.
L’anno 2008 è stato segnato dall’apertura dello Studio Fotografico Antonella Bozzini, iniziando un nuovo percorso di ricerca come mezzo di esplorazione ed approfondimento delle differenti declinazioni dello spazio urbano architettonico nell’uso degli spazi comuni e nell’integrazione dei diversi contesti – architettonici, sociali, storici e culturali.
Oggi con un background multidisciplinare consolidato, è un punto di riferimento sia per la fotografia di still life-food che per l’architettura e interior design; contraddistinguendosi per la sua capacità di saper interpretare contemporaneamente rigore e creatività degli spazi ed ambienti.
antonellabozzini.com
Milano in prospettiva 2020-2030
Un progetto fotografico che intende accompagnare l’evoluzione dell’architettura del paesaggio urbano milanese dal 2020 al 2030. Comprendere la città in divenire, attraverso la fotografia. Con questa trasformazione urbanistica immagino si possano connettere in una articolata fruizione gli aspetti di un passato ancora presente e di una contemporaneità proiettata al futuro. Partendo dagli scorci delle antiche Porte, l’indagine prosegue in modo prospettico lungo gli assi principali che collegano il centro alla città allargata, alla Città Metropolitana, con immagini dove emerge l’attenzione per il verde pubblico e per il suo uso sociale inducendo a interrogarsi sul rapporto fra le differenti architetture e le diverse visioni storiche, sociali e culturali.